Mercoledì 4 Giugno 2025
Senza categoria
Ristrutturare un immobile è un momento delicato,
pieno di situazioni da valutare e imprevisti da gestire.
Quante volte sentiamo dire: “Ah, se solo lo avessi
saputo prima”?
Ecco perché, il supporto di un tecnico diventa non
solo utile, ma essenziale, se si vuole ottenere un
buon risultato.
Cosimo ne parlato con l’architetto Silvia Lolli, che ha
spiegato perché coinvolgere fin da subito un/a
professionista serve a evitare errori, ottimizzare tempi
e costi e trasformare gli spazi nel modo in cui
avevamo esattamente immaginato.
C: Silvia, benvenuta. Sono felice di intervistarti
per questo numero del Magazine, grazie per
la tua disponibilità.
Sono venuto nel tuo studio a Lecce per
proporti una collaborazione in qualità di
architetto e azienda che si occupa di ristrutturazioni e progettazione. Nel voler dare consigli su questi temi a chi ci legge,
ho pensato subito a te. Ecco, cosa consiglieresti a
un cliente che si approccia per la prima volta a una
ristrutturazione?
A: Ciao Cosimo, grazie per avermi invitata. Specifico che, mi occupo di ristrutturazioni chiavi in mano da 10 anni, ho uno studio a Lecce, ma opero in tutto il territorio del Salento. Spesso, si dà per scontato che un architetto affianchi il cliente in ogni fase, ma non è sempre così. Io lo faccio sin dall’inizio, partendo da un primo incontro in studio o da un sopralluogo gratuito sul luogo dell’intervento (casa, locale, ufficio). Devo conoscere questi tre elementi: esigenze, immobile e pianta. Sapere le idee che il cliente ha in mente mi aiuta a rimodulare al meglio gli ambienti.
C: Racconto un piccolo aneddoto che ci riguarda. Ho fatto il sopralluogo di un immobile che ha ampia sala da pranzo, cucinotto separato, bagno e camera da letto e ti ho inviato la planimetria con le misure. Mi ha colpito la tua capacità di individuare una soluzione semplicemente osservando la planimetria. Nonostante io operi nel campo da tempo, in questa occasione ho capito che, l’occhio di un tecnico esperto può migliorare di gran lunga il valore di un immobile: difatti, mi hai consigliato di fare una seconda camera da letto e un secondo bagno perché gli spazi ci sono.
A: Sai perché te l’ho consigliato? Perché le esigenze del cliente che hai incontrato sono quelle di vendere o affittare l’immobile. E diventa più redditizio vendere o affittare se, come in questo caso, sei su Lecce e hai un trilocale, anziché un bilocale.
C: In effetti, il cliente ha accolto positivamente la proposta. Gli ho fornito due preventivi, perché conosca la differenza in termini di costi - che in questo caso è davvero minima - per fare ciò che hai consigliato e ristrutturare in modo più efficace. Spieghiamo a chi ci legge cosa intendi quando dici che bisogna partire sempre da un’idea chiara del bisogno.
A: Significa non collocarsi nel breve termine, ma proiettarsi nei prossimi 10 anni, perché la vita può cambiare. Quindi, se adesso il bisogno è avere una sola camera, domani le esigenze cambiano e ne può servire un’altra. Da architetto, considero l’immobile non solo per com'è, ma per quello che può diventare. Ogni spazio può essere trasformato e ridisegnato, tenendo conto sia dei vincoli tecnici sia delle esigenze specifiche, come ad esempio l’inserimento di un secondo bagno, di un open space o di un ripostiglio. Semplicemente, considero i bisogni del presente e del futuro.
C: Mi avevi detto che è importante coinvolgere sin da subito un architetto. Perché?
A: Per una serie di motivi. Innanzitutto, perché parte da una pianta e restituisce una visione concreta della fattibilità. Sebbene il “fai da te” possa sembrare più economico, in realtà non è sempre così. Un architetto si occupa di tutto: dalla gestione delle pratiche comunali e catastali alla preparazione della documentazione necessaria, come SCIA e altri permessi. Oggi, non si può pensare di ristrutturare senza considerare anche le detrazioni fiscali. L’architetto, se aggiornato, può indicare quali incentivi sono attivi, collaborare con le imprese che fanno i lavori e redigere computi metrici estimativi precisi. Solo così sa se una ristrutturazione può essere dentro o fuori budget.
C: Per semplificare, segue il cliente a 360 gradi.
Quando parli di fissare un budget realistico,
cosa intendi?
A: Quando vado a fare un sopralluogo, dopo bisogni
ed esigenze, chiedo sempre che budget abbiamo per
la ristrutturazione. È fondamentale considerare non solo i lavori, ma
anche tutte le spese accessorie: dagli arredi alle
finiture, dai materiali per pavimenti e rivestimenti fino ai
sanitari e ai costi tecnici. La somma di tutte queste spese completa il budget.
Senza un budget chiaro, non posso redigere il
progetto. Potrei anche farlo ma, se il progetto è fuori
budget, non potrò mai realizzarlo.
C: Esatto, serve un budget definito e, in base
agli interventi previsti, capire se è realistico o
no. Un’altra cosa importante:
pianificare i tempi. Come funziona?
A: Sì, anche questo si stabilisce insieme al cliente.
Dove vivrà durante la ristrutturazione? Avrà bisogno di
una casa in affitto? Se sappiamo già che il cantiere
durerà un tot di mesi, è importante organizzare i lavori
in modo da rispettare la tempistica, così anche il
contratto d'affitto potrà essere pianificato di conseguenza.
C: Alla base di un buon lavoro c’è sempre una
buona organizzazione. Un imprevisto, invece,
come lo gestisci?
A: Beh, ad esempio, può succedere di dover rifare
un pavimento in un condominio degli anni ‘70 e non
trovare il massetto. Siamo davanti a un tempo di
attesa di 20-30’ gg non stimato e inevitabile. In casi
come questo, informo subito il cliente dell’accaduto
e gestisco l’imprevisto nell’immediato per avere la
soluzione.
C: Certo, sono situazioni che non si possono
preventivare. Ultimo consiglio per chi ci
legge: non sottovalutare mai gli impianti
tecnici.
A: Quando progetto uno spazio, considero da
subito anche l’arredo. In base a questo, pianifico gli
impianti - luci, prese etc. Ti sarà capitato di vedere negli immobili di un tempo
prese collocate in punti scomodi. Oggi, il posto degli arredi si stabilisce in fase
progettuale, quindi, anche la collocazione di luci e
prese si tesse su misura. Stessa cosa per l’impianto
idraulico.
C: Tutto questo è fattibile se ti affidi a un/a
professionista che segue ogni aspetto del
progetto e che, grazie ai render 3D, ti
permette di visualizzare in anticipo come sarà
lo spazio finito.
A: Sì, perché il “fai da te” può sembrare una scelta
conveniente, ma spesso porta a spese maggiori. Se
qualcosa non viene fatto correttamente, bisogna
rimetterci mano e questo costa.
C: Vale soprattutto per chi non ha mai ristrut-
turato prima e non ha idea delle diverse fasi
di lavoro.
A: Sì, io ad esempio, le suddivido in: demolizione,
smaltimento, ricostruzione, impiantistica, finitura e
posa. Faccio un sopralluogo dopo ogni fase e, se
qualcosa non va, intervengo subito ed evito di dover
rifare il lavoro.
C: Ecco perché è importante affidarsi a un tecnico. Grazie Silvia per questa chiacchierata. Spero, con il tuo aiuto, di aver dato spunti utili e di aver trasmesso i vantaggi dell’avere un unico referente per la ristrutturazione.